"La
polizia dello Stato italiano ci garantisce la tranquillità ... "
Martedì 01 giugno 1999
Mi chiamo Cont Manuel e dal 1995 esercito, nel
mio paese, il mandato di Consigliere comunale in una lista civica della quale ero
candidato a Sindaco. Ideologicamente mi identifico in quella sinistra antagonista che
istituzionalmente fa riferimento a Rifondazione Comunista, partito in cui milito
attivamente quale componente del Comitato Politico Provinciale.
I fatti che mi appresto a descrivere, peraltro molto didascalicamente, rappresentano la
sconcertante realtà di un martedì pomeriggio come tanti se non fosse che, appena dopo
pranzo, quando ero già uscito di casa, ho ricevuto la visita dei Carabinieri.
Dell'accaduto sono stato avvertito al telefono da mia madre che, da madre, era
naturalmente molto agitata ...
Al telefono mi racconta l'accaduto
... "Buonasera signora ... abita qui Cont Manuel? ... Lei è la madre? ... Noi
sappiamo che suo figlio milita in un partito di sinistra e lei sa bene ... con questa
faccenda delle Brigate Rosse ... stiamo indagando!"
Ho cercato quindi personalmente il Maresciallo della locale Stazione dei Carabinieri il
quale mi ha gentilmente comunicato che, con propria nota, il Commissariato del Governo
aveva allertato le forze dell'ordine affinché venissero contattati direttamente tutti
quei soggetti politici con incarichi di rilievo all'interno del "Partito Democratico
della Sinistra" per tutelarli nei confronti di possibili attentati o rappresaglie da
parte delle Brigate Rosse!!!
A tal punto, non nascondendo una certa sorpresa, ho chiesto in quale maniera il mio
nominativo rientrava nell'elenco delle persone meritevoli di tutela e protezione ed in
risposta, sempre gentilmente, il Maresciallo mi ha informato che la mia persona era stata
indicata, su sua specifica richiesta, da parte degli uffici comunali ai quali si era
rivolto. Mi domando ora a quale titolo possano essere fornite da parte degli uffici
comunali informazioni strettamente personali, che peraltro esulano totalmente dal contesto
politico e amministrativo del Comune, visto e considerato che, l'ideologia politica e la
militanza organizzata così come il credo religioso e le abitudini sessuali dovrebbero
essere garantiti dalla legge sulla privacy!
Comunque gli interrogativi che mi pongo ed ai quali non so darmi da solo una risposta sono
in realtà questi: Alla luce dei fatti dovrei sentirmi un bersaglio e allo stesso tempo un
soggetto privilegiato meritevole di tutela da parte delle forze dell'ordine? Ad ogni altra
persona che milita attivamente in seno ad un partito di sinistra con incarichi più o meno
di responsabilità (pur con i dovuti distinguo nei confronti dell'aggettivo
"sinistra") è garantita alla stessa maniera?
Beh! A dire la verità non so veramente che pensare. Sono sicuro solamente del fatto che
stavo meglio prima che tutto ciò accadesse!
Articolo pubblicato sul quotidiano Alto Adige in data 02 giugno 1999

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