ALTERNATIVA GIOVANI

Elezioni comunali del 14 maggio 2000


 

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PROGRAMMA POLITICO ED AMMINISTRATIVO
per le ELEZIONI COMUNALI del 2000



PREMESSA POLITICA

Dopo l'esperienza maturata in un intero percorso di legislatura, ALTERNATIVA GIOVANI, in trasparente e coerente continuità con i propositi che l'hanno animata, ripropone all'attenzione dell'elettorato il proprio progetto politico. ALTERNATIVA GIOVANI, nello spirito e nelle intenzioni dei portatori e dei sostenitori, si riconfigura ora nel duplice ruolo di orecchio nel palazzo e come cassa di risonanza della voce della piazza.
ALTERNATIVA GIOVANI, incarnando un impegno civico e sociale caratterizzato dalla solidarietà e dal volontariato, è lontana per sua natura dai personalismi e dall'opportunismo interessato che si celano ancora dietro la pseudo-novità dei tradizionali personaggi della politica locale. Per questo ALTERNATIVA GIOVANI ha rappresentato e continua a rappresentare una voce fuori dal coro, uno strumento di protesta finalizzato a dar voce a tutti coloro che non sono disposti ad accettare supinamente un modo di fare politica che spesso celebra se stesso ed i suoi attori invece che ascoltare le istanze della gente ed affrontare le reali esigenze della collettività.
ALTERNATIVA GIOVANI si è sempre contrapposta ad un agire politico e amministrativo che non le appartiene e che non condivide ponendosi però, seppur nel ruolo di minoranza, quale proposta politica alternativa. Nel merito dell'opportunità di singole scelte amministrative, ALTERNATIVA GIOVANI si è messa infatti a confronto senza pregiudiziali di sorta ed in maniera dialettica. In più di un occasione, trovandosi concorde con le proposte di maggioranza le ha sostenute alla stessa maniera nella quale, per contro, ha mostrato ferma e sempre motivata opposizione su altre.
Le proposte programmatiche di ALTERNATIVA GIOVANI, espresse costantemente ed in varie occasioni nel corso della legislatura, maturano ora in questo programma politico ed amministrativo per le elezioni comunali.

 


POLITICA SOCIALE, CULTURA e SPORT

La proposta di intervento nel sociale, costantemente sostenuta da ALTERNATIVA GIOVANI, è rivolta alla soddisfazione ed all'anticipazione delle esigenze e dei bisogni della collettività nella convinzione che, l'investimento nei servizi all'individuo e alle famiglie, rappresenti il livello di civiltà di una popolazione.
Il nostro Comune dispone di numerosi spazi non ancora utilizzati o solo parzialmente fruibili rispetto alle reali opportunità strutturali che essi possono offrire. Questo è sicuramente il caso delle ex-Cantine Sociali, recentemente oggetto di un protocollo di intesa per la cessione all'I.T.E.A., così come del Castello delle Flecche. ALTERNATIVA GIOVANI conferma il proprio auspicio ed impegno affinché il recupero di questi comparti, con interventi sicuramente dilazionabili nel tempo ma sulla base di una proposta progettuale complessiva, permetta di dare una concreta risposta all'esigenza di spazi consoni all'Associazionismo che opera nel volontariato sociale, culturale e ricreativo nonché alle necessità di residenze abitative ed altri spazi ad uso civico-sociale.
In ordine all'edificio delle scuole elementari, anch'esso argomento del protocollo con l'I.T.E.A., sono necessarie alcune ulteriori puntualizzazioni. La "drastica riduzione del contributo provinciale destinato alla ristrutturazione", ha infatti spinto a suo tempo l'Amministrazione, dopo aver già speso una cifra considerevole per la progettazione del vecchio, a considerare l'opportunità di costruire un edificio ex-novo presso l'attuale campo polivalente. Questa soluzione, già peraltro proposta in principio come alternativa alla ristrutturazione di uno stabile in pessime condizioni strutturali a livello di fruibilità degli spazi a scopo didattico, che ora ha quasi preso forma, lascia aperta la questione di un futuro utilizzo dell'edificio.
Nel prossimo futuro pertanto, l'edificio delle elementari potrebbe essere utilizzato per risolvere in grande misura ed in maniera organica e funzionale le problematiche degli anziani. Se dalla lettura delle relazioni per i primi esercizi di legislatura ritenevamo sconcertante che in merito agli anziani non fossero state spese nemmeno due parole, con il tempo si è scoperto che "già da tempo l'Amministrazione ha intrapreso una seria e attenta riflessione" sul tema "riguardante la terza età". Questo nonostante di fronte al Consiglio comunale fosse stato dichiarato che "il problema anziani ad Aldeno non esiste!" come del resto non sussisteva la necessità dell'Asilo Nido "perché c'erano le nonne!". A nostro parere bisogna invece riconoscere e convincersi fin d'ora della necessità di una struttura parasanitaria (localizzabile quindi nell'edificio delle scuole elementari), magari a carattere sovracomunale, rivolta innanzitutto agli anziani non autosufficienti con patologie invalidanti che non necessitano però di ospedalizzazione, la quale possa quindi anticipare anche le future esigenze ed i prossimi bisogni degli anziani ancora autosufficienti. Qualcosa di più di un centro diurno e/o day hospital del quale si era sentito parlare. Una struttura di questo tipo si dovrebbe inserire in un futuro sistema a "gestione integrata, una rete di servizi" a livello provinciale, direzione verso la quale dovrà andare l'assistenza in questo campo tenuto conto anche dell'attuale dibattito sulla soppressione dei comprensori e l'attribuzione delle rispettive competenze agli enti locali (per esempio per quello che riguarda il personale: assistenti domiciliari!). Nell'ipotesi prospettata per un futuro utilizzo dell'edificio esprimiamo a margine un totale disappunto verso la volontà, espressa nel progetto di riqualificazione del centro storico, di realizzare un parcheggio a raso nella zona verde antistante l'attuale monumento dei caduti privando di un possibile futuro spazio verde la struttura.
In relazione ad altri interventi rivolti all'individuo e alla famiglia, ALTERNATIVA GIOVANI propone il sostegno delle giovani coppie attraverso l'attivazione di progetti quali assegni di maternità e contributi a fondo perduto per l'acquisto della prima casa sul modello di quanto già sperimentato con successo in molte altre realtà comunali italiane.
Per quello che concerne il servizio di asilo nido è apprezzabile il consolidamento di questa realtà. L'attivazione del servizio di asilo nido, ha mostrato in una prima fase, delle carenze regolamentari le quali, pur non essendo certamente prevedibili a priori, sono state affrontate e risolte. Ma è soprattutto sui criteri per determinazione delle rette di frequenza che è necessario riaprire la discussione affinché si concretizzi una effettiva progressività della tariffa in funzione del reddito e del patrimonio dei componenti del nucleo familiare del bambino utente.
La questione delle rette di frequenza per l'asilo nido, così come l'I.C.I. e le tariffe del servizio acquedotto e fognatura e la T.A.R.S.U. dovrebbero essere riconsiderate alla luce di una organica riformulazione della politica tariffaria comunale per la quale, nonostante le dichiarazioni di principio e di intenti, è stata mostrata finora un'attenzione insufficiente. Progressività dell'imposizione fiscale significa, in primo luogo ed anche nel limite delle competenze attribuite al Comune, equità e giustizia sociale. Il caso più significativo è quello dell'I.C.I. per la quale non è stata presa nemmeno in considerazione l'opportunità concreta di aumentare la detrazione sulla prima casa fino alle 270 mila lire (e questo compatibilmente con le necessità del bilancio comunale) sgravando in questa maniera la necessità a scapito del lusso. La dimostrazione dell'effettiva possibilità risiede nel fatto che in due anni gli introiti previsti dall'I.C.I. sono stati aumentati di 100 milioni ed in particolare che, nel corso del 1997, a fronte di una previsione dell'ordine dei 350 milioni (rispetto ai 300 del 1996) ne sono stati accertati 380 e questo addirittura senza procedere all'accertamento delle superfici tassabili.
In più occasioni ALTERNATIVA GIOVANI ha mostrato la propria contrarietà all'approccio adottato nei confronti del volontariato e dell'associazionismo. Infatti, nonostante il reiterato impegno di non "delegare completamente al settore del volontariato" l'espletamento dei servizi rivolti al sociale, l'iniziativa del Comune fino ad oggi si è risolta sostanzialmente in questo senso. Ripetiamo nuovamente che sarebbe il caso di prendere in considerazione l'ipotesi di realizzare un'indagine conoscitiva approfondita sulla condizione giovanile ed i relativi problemi, come punto di partenza e come indirizzo per successivi interventi operativi.
Un altro servizio qualificante, che comporterebbe peraltro un avvicinamento alle esigenze dei giovani "non ancora motorizzati" ma che interesserebbe una larga fascia di censiti a partire dagli studenti e dai lavoratori pendolari, è il potenziamento del servizio di trasporto pubblico verso Trento ma anche verso Rovereto. L'attivazione di questo progetto era stata proposta già negli scorsi anni e ad oggi è desolante constatare che nulla è stato fatto.
Sulla questione riguardante gli impianti sportivi, gli oltre due miliardi per l'intervento di completamento sicuramente contribuiranno alla valorizzazione del patrimonio esistente, ma a questo punto sorgono dei dubbi in ordine alla complessità della gestione dell'intero comparto nonostante vengano ritenuti minimi gli "oneri di gestione". L'Amministrazione comunale si era impegnata già da tempo in un discorso di "ottimizzazione delle modalità di gestione degli impianti sportivi" ammettendo che negli stessi "è stata profusa una notevole quantità di denaro pubblico" ma, nella realtà non si è avvertito per nulla un intervento in tal senso. Attualmente per gli oneri derivanti dalla gestione degli impianti, esclusi ovviamente i mutui assunti per la realizzazione ed i contributi per l'attività sportiva vera e propria, il Comune di Aldeno spende una cifra intorno ai 100 milioni annui (salvo imprevisti!) che da sola dovrebbe giustificare un attento ripensamento sulla gestione dell'intero complesso sportivo alla luce del sovradimensionamento o se si preferisce del sottoutilizzo degli impianti esistenti.

 


AGRICOLTURA, TERRITORIO e TUTELA AMBIENTALE

ALTERNATIVA GIOVANI crede in un rapporto rispettoso degli equilibri con l'ambiente e parsimonioso con le risorse naturali e sostiene fermamente una politica che ponga veramente attenzione verso l'eredità da consegnare alle generazioni che verranno.
In riferimento all'agricoltura, riteniamo positivi i risultati ottenuti con la convenzione attivata con il Consorzio di Miglioramento Fondiario per la manutenzione delle strade interpoderali ma soprattutto, in questo frangente, diviene giustamente primaria la ricostruzione della Società Ortofrutticola Aldeno affinché possa riprendere un attività che è volano per tutta la nostra economia agricola. Sarà posta quindi la massima attenzione per fare in modo che si concretizzi, passo dopo passo, una solidarietà ed sostegno attivo a questa importante realtà cooperativa della nostra comunità.
Appaiono oggi parzialmente ultimati i primi interventi sulla viabilità interna, ad esclusione ancora di via della Croce che non è ancora stata interessata da alcun intervento. Tale via come già detto in molteplici occasioni, ospitando infatti uno dei sottopassaggi, sarà protagonista di un significativo aumento del traffico veicolare agricolo già dal prossimo autunno ed i disagi non saranno certo limitati.
Sempre in tema di ambiente e tutela del territorio, ALTERNATIVA GIOVANI si propone di affrontare il problema dell'inquinamento del torrente Arione derivante dallo scarico libero delle fognature e dei rifiuti provenienti dagli insediamenti limitrofi e a monte del paese.
Un argomento da non dimenticare è inoltre l'annosa questione di Pianezze. L'Amministrazione aveva sottolineato negli anni scorsi la "ferma opposizione a richieste plurime di insediare attività produttive" ed ha riproposto continuamente a spada tratta la difesa della zona "da insediamenti speculativi che arrechino danni irreversibili all'area". In questa località a tutt'oggi risultano insediate imprecisate attività produttive il cui impatto ambientale è ancora tutto da verificare. Nonostante siano state spese parole di impegno per "fare chiarezza" su dei progetti quali la terza corsia, l'alta velocità e via dicendo il Consiglio comunale non ha mai udito una parola per quello che riguarda Pianezze!
Nella scorsa legislatura sono state investite delle risorse per la predisposizione di un piano per razionalizzazione della dislocazione dei cassonetti per i rifiuti. Un iniziativa di questo tipo, affinché non si riduca semplicemente in un dispendioso intervento di arredo urbano, dovrebbe essere valutata complessivamente in funzione dell'incentivazione della raccolta differenziata finalizzata al contenimento dello smaltimento in discarica del "rifiuto tale e quale" nonché a quello della produzione stessa dei rifiuti. ALTERNATIVA GIOVANI ritiene che sia quindi oltremodo necessario creare le condizioni regolamentari, le opportunità economiche e le oggettive possibilità strutturali affinché i cittadini possano sentirsi attivamente coinvolti nella raccolta differenziata e concepirla come un beneficio anche economico.

 


URBANISTICA ED ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Per quanto riguarda il progetto di riqualificazione del centro storico, preme ancora evidenziare come, a fronte di una spesa che supererà certamente i 2 miliardi, abbia deluso le aspettative che vi erano state riposte. La necessità di razionalizzare l'utilizzo degli spazi destinati al traffico e alla sosta veicolare, scopo primario del concorso di idee, è stata ricercata al di fuori della spesa per il progetto di riqualificazione stesso. Era già stato rilevato quanto i vari esercizi commerciali e le diverse realtà economiche che orbitano nel contesto spaziale adiacente alla piazza, dipendano in maniera indissolubile dalla possibilità di parcheggio. La potenzialità di via Dante, veniva valorizzata solamente ed univocamente in funzione della piazza senza considerare ad esempio che, l'immediata e quotidiana accessibilità al supermercato della Famiglia Cooperativa, è fondamentale per la sopravvivenza dello stesso. Il recente accordo per la realizzazione compartecipata di un parcheggio interrato, risulta ora, in ogni caso, un'iniziativa che merita attenzione per la valenza stessa delle sinergie in gioco.
L'iniziativa di destinare contributi a fondo perduto per incentivare il rifacimento degli intonaci delle facciate del centro storico, è senz'altro condivisibile ma è certamente opportuno, nell'ottica dell'effettiva valorizzazione del centro storico, incentivare maggiormente il ricorso da parte dei privati interessati a questa possibilità.
Non è possibile non spendere alcune parole per ricordare la scelta di "rinviare nel tempo la ristrutturazione" dell'edificio ex Acli il quale nelle intenzioni dell'Amministrazione doveva ospitare "una struttura ricettiva (tipo garnì)". Già negli anni scorsi ALTERNATIVA GIOVANI aveva esplicitato un totale dissenso in ordine a questo progetto non perché non se ne condividessero le motivazioni sottostanti ("Aldeno non è ancora dotato" infatti di una struttura di questo tipo!) ma perché questa iniziativa non poteva certamente essere considerata ne prioritaria ne tantomeno un servizio per la nostra cittadinanza. L'Amministrazione si è avveduta nel tempo procedendo "al rinvio di scelte ritenute importanti, ma secondarie rispetto ad altri interventi essenziali". Questo è stato sicuramente il caso del garnì nell'edificio ex Acli per il quale si auspica ancora che i 50 milioni già spesi per la progettazione non si perdano nelle tasche dei progettisti.
In ordine alla Caserma dei Carabinieri, per la quale si era ipotizzata, in un primo momento, la soluzione di inserire la stessa in seno al comparto delle ex-Cantine, risulta maggiormente condivisibile la proposta di ristrutturare integralmente la sede attuale e gli elaborati progettuali presentati al Consiglio sembrano soddisfare le aspettative.
I lavori relativi alle opere di urbanizzazione della lottizzazione "Chiesure", non meritano nessun ulteriore commento oltre quanto già esplicitato in altre sedi. Non tanto diversamente è per la zona artigianale e la prossima zona depositi opere che si sono però prestate ad una impropria speculazione ideologica essendo state considerate come "una sicura fonte di occupazione per il futuro" dando una lettura "sociale" di una infrastruttura essenzialmente strumentale all'imprenditoria locale. ALTERNATIVA GIOVANI crede nell'incentivazione e nel potenziamento delle attività artigianali e commerciali locali per favorire uno sviluppo della produzione, equilibrato e compatibile con l'ambiente, per il pieno sostegno dell'occupazione.

 


CONCLUSIONI

Ciò che in sostanza ha reso inconciliabile la politica dell'Amministrazione, con la proposta costantemente avanzata da ALTERNATIVA GIOVANI, è una questione fondamentalmente di metodo nel perseguire gli obiettivi prefissati e soprattutto di diversa sensibilità nell'ordinamento delle priorità nell'effettuare le diverse scelte.
Programmazione e pianificazione delle scelte e dei criteri della loro attuazione sono due assunti irrinunciabili per la formalizzazione di una politica di ampio respiro. Paradigma questo che caratterizza un agire amministrativo che si distingua veramente da una politica che "naviga a vista", tesa alla costante rincorsa di soluzioni di tamponamento per far fronte a problemi urgenti e contingenti divenuti tali a causa dell'incapacità di anticipare, nel limite oggettivo del possibile, i bisogni collettivi.
ALTERNATIVA GIOVANI ritiene che, l'Amministrazione comunale non sia riuscita, semmai fosse stato negli intenti, a coniugare il concetto di opera pubblica con quello di servizio alla collettività. La radicata concezione manageriale che infatti ancora caratterizza i cosiddetti lavori pubblici (considerati da sempre come "il fiore all'occhiello"), ha condizionato purtroppo fortemente gli obiettivi perseguiti.
La logica di Ente pubblico, come erogatore essenzialmente di servizi, ha trovato e trova, nonostante una sensibile correzione di rotta rispetto alle scorse legislature, una grande difficoltà ad imporsi. In questa direzione ALTERNATIVA GIOVANI intende promuovere e sostenere la propria azione politica nella reiterata convinzione che, l'investimento nei servizi all'individuo e alle famiglie, rappresenti il livello di civiltà di una popolazione.

 

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Elezioni comunali del
14 maggio 2000